Giorno 20 giugno, o meglio, giorno zero di questa nuovo anno agrario per il nostro sesamo biologico, finalmente si parte con la semina! A causa della ritardata raccolta della carota, coltura precedente nella nostra tradizione di rotazione agraria, siamo andati un po’ lunghi coi tempi e abbiamo dovuto posticipare di quasi un mese questo momento che però adesso è finalmente arrivato.

Si parte con l’Aratura e la sarchiatura, operazioni propedeutiche che ci permettono di preparare il terreno alle fasi successive e si continua con la semina, che noi facciamo rigorosamente a mano. L’esperienza ci ha insegnato a dosare la giusta quantità di seme nel terreno arido; Volete sapere qual è questa quantità? È quella che permetterà di far nascere il giusto numero di piantine, quelle che potranno crescere rispettandosi tra di loro, né troppo vicine e né troppo lontane.

Poi arriva l’acqua, la portiamo fino a qui con lunghissime manichette che attraversano tutto il campo costeggiando i solchetti che hanno accolto i semi e la rilasciamo goccia a goccia nel terreno. Anche in questo caso il segreto è il giusto dosaggio; irrighiamo in modo da mantenere il terreno appena umido mentre fuori le temperature delle nostre Estati salgono oltre i 35 gradi.

Ed è qui che si ripete il miracolo della natura. Dopo una settimana, da un minuscolo semino di sesamo, nasceranno le nostre piantine; inizialmente saranno solo due foglioline di un verde intenso in un solchetto di terra brulla ma poi, giorno dopo giorno, cresceranno sempre di più, fino a diventare dei giganti verdi alti quasi due metri.